Portrait of a man

Una delle cose che mi ha meravigliato molto quando mi sono trasferita ad Edimburgo, è stata l’incredibile quantità di musei gratuitamente aperti al pubblico. Il mio preferito fino ad ora è la Scottish National Gallery, non solo perché ha una grande raccolta di opere da tutto il mondo, ma anche perché lì ho ritrovato il mio primo “amore”.

Chi mi conosce bene sa che sono stata, e sono ancora, una fan di Jane Austen ed ho letto, oltre ai romanzi originali dell’autrice, anche un quantitativo osceno di variations. Ebbene, una volta arrivata al piano superiore della galleria, mi sono ritrovata faccia a faccia con quella che per me è sempre stata la perfetta rappresentazione di Mr Darcy: il quadro Portrait of a man di François-Xavier Fabre.

Considerata un’opera minore e spesso tralasciata dagli studiosi del fondatore del famoso Musée Fabre, Portrait of a man ha acquistato una certa fama tra i fan della scrittrice inglese, apparendo su molte copertine dei libri dedicati alle vicende, originali o reinterpretate, di Elizabeth Bennet e Mr Darcy.

Il soggetto, vestito secondo lo stile dell’epoca e con dei riccioli ribelli, non è mai stato identificato nonostante sulla tela sia inciso un nome: M Camille. Quello che è certo, è che il quadro fu dipinto intorno al 1809 a Parigi, solo quattro anni prima della pubblicazione di Orgoglio e pregiudizio.

È difficile da spiegare ma, quando ho bisogno di ricaricarmi, mi piace tornare alla galleria per ammirare questo quadro, ed essere scrutata dallo sguardo del misterioso gentiluomo. Questo mi aiuta a ricordarmi chi sono, da dove vengo e cosa mi piace davvero, in un modo che ha del magico…

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